Lo sviluppo moderno della tecnologia e l’affermarsi graduale del Web come risorsa essenziale per la ricerca semplice e veloce di informazioni, ha generato i presupposti di un “sapere” talmente condizionante da modificare le decisioni di acquisto del consumatore.

Siamo nell’era del digitale. Un’epoca in cui la scelta del potenziale acquirente non è più solo la conseguenza diretta della lotta al prezzo e della qualità di un prodotto, ma anche il risultato di una specifica capacità dell’impresa. Oggi sul mercato vince l’azienda che sa raccontare una storia e veicolare un messaggio che gli permetta di distinguersi rispetto alla concorrenza sempre più agguerrita e rumorosa che caratterizza l’attuale orizzonte di mercato.

Sono questi i confini in cui anche le aziende vitivinicole di oggi, volenti o nolenti, devono necessariamente orientarsi per conseguire risultati commerciali e promozionali e far conoscere la propria realtà al maggior numero di potenziali clienti.

Alla luce di ciò è chiaro che per un’impresa che desidera imporsi nell’affollata giungla metropolitana che contraddistingue il settore, l’arma vicente è una comunicazione intelligente e soprattutto persuasiva, che implica uno storytelling efficace e costruito a regola d’arte.

Che cos’è lo storytelling per aziende vitivinicole?

storytellingCome la storia del marketing ci insegna, lo storytelling, ovvero l’arte di raccontare la storia e le peculiarità di un brand, non è un’innovazione figlia della modernità, ma appartiene da anni alle dinamiche dell’advertisingpubblicitario mondiale.

Per spiegare che cos’è lo storytelling e cosa significa concretamente per un’azienda vitivinicola mettere in campo questa efficace strategia di marketing mi avvalgo di un articolo molto interessante, scritto nel 2015 dalla giornalista enogastronomica Meg Houston Maker, dal titolo “Lo storytelling, un nuovo modo fare marketing: cinque lezioni per i marchi di vino orientati verso un approccio narrativo”.

Alla domanda “cosa possono fare i marchi di vino per contraddistinguersi in un mercato gremito e combattivo?”, l’autrice risponde spiegando che per un’impresa l’unico modo di emergere in questo settore è quello di “trasformare il marketing del vino nella narrazione del vino”.

Tradotto in parole più semplici, ciò significa mettere definitivamente da parte quei cliché ormai stereotipati ed abusati per i quali il vino verrebbe raccontato solo sulla base di tabelle che, stabilendo una comparazione più o meno oggettiva tra prezzo e caratteristiche qualitative, assegnano all’etichetta un punteggio numerico finale.

Questa è la modalità con cui la maggioranza dei produttori e delle cantine vitivinicole ha raccontato i propri vini nell’ultimo mezzo secolo.

Ecco perchè lo storytelling rappresenta l’arma di comunicazione più efficace per un’attività vitivinicola

Lo  scenario comunicativo di oggi è sempre più complesso ed articolato.In un mondo come quello attuale in cui la fruizione delle informazioni, attraverso i Social Network e i Blog, è pressoché istantanea, se le aziende vogliono comunicare in modo efficace al proprio pubblico devono soddisfare due criteri: semplificazione ed emozionalità del racconto.

Il fascino della narrazione attrae e affascina l’essere umano, sin dall’infanzia.

È la stessa “fascinazione” che ogni individuo, una volta divenuto adulto, continua a portare dentro di sé, in maniera duratura, sotto forme diverse rispetto a quelle delle fiabe e delle favole che i genitori o i nonni ci raccontavano prima di dormire la sera, o del cartone animato, che per i bambini dell’epoca moderna ha assunto il ruolo di “cantastorie” televisivo.

È lo stupore che suscita la rievocazione di un racconto di un episodio di vita familiare o infantile lontano nel tempo. L’emozione legata al ricordo del nonno che ci portava a passeggiare con lui tra i filari delle viti, quando in campagna era tempo di vendemmia e nell’aria aleggiava quel profumo intenso, un po’ selvatico e a tratti pungente, di mosto d’uva appena pigiato.

È proprio di questa “emozione narrativa” che noi tutti abbiamo bisogno per sentirci davvero parte di qualcosa, per riuscire ancora a sorprenderci di fronte ad un racconto, per dare sfogo ai nostri sentimenti più latenti.

Racconta la tua azienda utilizzando i social network

social networkEcco perchè un’azienda che vuole comunicare il proprio marchio e dare valore ai propri prodotti non può non ricorrere allo storytelling.

Per l’azienda vitivinicola questo significa prima di tutto raccontare i valori e la storia che sta dietro ad un’etichetta: un racconto fatto di terre, natura e persone, le stesse che ogni giorno lavorano, faticano e, a volte lottano, per portare avanti un progetto e farlo crescere e sopravvivere nel tempo.

Se la tua impresa vitivinicola produce un vino di qualità – e magari lo fa già da decenni – ma non è in grado di comunicarlo in maniera efficace al pubblico, sarà difficile che tu possa costruire un posizionamento di successo nel mercato.

Come tutte le storie efficaci, anche quella che tu racconti deve essere costruita attorno ad un protagonista, il vino e la terra da cui nasce. Ma non finisce qui: devi anche arricchirla con dettagli e particolari capaci di suscitare emozioni e di coinvolgere gli anonimi destinatari, intrattenendoli e facendoli immedesimare in ciò viene narrato.

Coinvolgi il tuo pubblico: acquisirai nuovi clienti!

Se coinvolgerai il tuo pubblico, lo renderai più propenso a ricordarsi di te e della tua azienda al momento dell’acquisto.

Per raccontare una buona storia e trasferire al destinatario un messaggio chiaro ed intelligibile bastano 3 essenziali ingredienti: semplicità, suggestione ed “evocatività”. 

Uno storytelling efficace è quello che sa toccare le corde dell’animo e stuzzicare, con la forza dell’immaginazione, tutti e 5 i sensi: vista, udito, olfatto, tatto e gusto.

Oggi la tecnologia ha favorito e semplificato enormemente lo storytelling, mettendo a disposizione delle aziende, due strumenti infallibili: video e immagini.

Inoltre canali come Instagram, Facebook e YouTube sono capaci di creare una narrazione visiva davvero coinvolgente in un solo click. Con la diffusione capillare di questi canali di comunicazione e la possibilità per l’azienda di raggiungere un’audience globale di potenziali spettatori, trovare un terreno fertile in cui puoi far germogliare la tua storia di vino è davvero facile.

Come creare una storia efficace sui social media

Un’immagine, si sa, vale più di 1000 parole e su questa sacrosanta legge della comunicazione i social network hanno costruito la loro modalità di narrazione: è così che una foto rubatauno scatto fugace o un breve video che immortala un momento emblematico per l’azienda – come può essere la vendemmia o l’apertura di una bottiglia che riposa da decenni – si trasforma in un contenuto unico, da veicolare e comunicare.

Oggi, grazie a smartphone sempre più evoluti, puoi creare interi album fotografici e archivi di video con un semplice click del tuo cellulare multitasking. Non devi neanche utilizzare una macchina fotografica o una telecamera.

Ora voglio darti alcuni consigli per impostare la tua strategia di storytelling. Sono raccomandazioni che potrai far tuoi in qualunque momento, adattandoli alle caratteristiche della tua realtà aziendale.

Nel Web, infatti, non esiste una ricetta assoluta per il successo: ogni cantina ed ogni azienda di produzione ha una storia da raccontare e specifiche peculiarità da valorizzare.

Regola numero 1: fai l’identikit della tua azienda

Conosci te stesso.

È quello che il filosofo Socrate andava insegnando ai suoi discepoli nell’Antica Grecia.

Questo è anche il primo consiglio che mi sento di darti per costruire la tua presenza sul Web.

Per capire chi sei davvero, cerca di porti delle semplici domande: “Da dove nasce la mia azienda?”; “Che cosa rappresenta per me e quali sono i valori che ne contraddistinguono la mission?”.

Vedrai che basterà riflettere sul tuo percorso e sulla strada che intendi percorrere con la tua impresa per delineare i punti cardine di un racconto.

Rovista nei cassetti, nei comodini e nelle vecchie credenze della tua memoria per scovare foto e documenti che abbiano segnato un momento determinante nella storia dell’azienda.

E’ proprio su queste fondamenta “visive” che dovrai iniziare a costruire l’”edificio” della tua narrazione sui social. Lavora su questi canali e sarà un po’ come riempire le pagine di un album di ricordi di famiglia, con l’unica differenza che, condividendole con il pubblico digital, smetteranno di essere solo “tuoi”.

Regola numero 2: fotografa il tuo pubblico e i suoi bisogni

Conosci il tuo pubblico.

Per raccontarsi nella maniera giusta ed essere compresi sino in fondo, occorre prima di tutto fare un passo indietro e “ascoltare” il tuo pubblico.

“Ascoltare” significa osservare e studiare l’identikit del tuo potenziale acquirente, intercettandone gli interessi, le esigenze e i gusti. Proprio su questi aspetti dovrai far convergere la lente focale della narrazione.

Ricorda sempre che per attrarre il pubblico e mantenere desta la sua attenzione occorre coinvolgerlo e generare in lui interesse. Solo così la tua storia di vini, terre e produttori smetterà di essere semplicemente la “tua storia” e si trasformerà nella “storia di tutti coloro che”, con te, condivideranno le stesse passioni.

I social network sono gli strumenti perfetti per generare esperienze possibili di condivisione e interazione con il pubblico, fornendo la possibilità a ogni individuo di trasformarsi da spettatore a protagonista e attore della storia.

Regola numero 3: fai dei punti di forza il tuo mantra

“Quali sono le peculiarità che rendono la tua azienda unica e diversa da tutte le altre aziende vitivinicole?” e ancora “Perché le persone dovrebbero scegliere te e non i tuoi concorrenti?”.

È su questi elementi che dovrai concentrare la narrazione. Puoi farlo a parole, oppure accompagnando i testi ad immagini e video.

Tieni presente che il video, oggi, è lo strumento più utilizzato dalle aziende per comunicare sui canali digitali ed è anche anche il più apprezzato dal pubblico, perché diretto, coinvolgente e capace di informare senza annoiare.

Per essere vincente nella comunicazione, ciò che conta è creare un racconto autentico, unico e coerente e, per questo, irrimediabilmente irresistibile.

Regola numero 4: tutto può diventare storia

Quando pensi ai contenuti da condividere sui social, non dimenticarti che è essenziale, sì, raccontare la tua storia, ma è altrettanto importante renderne parte i tuoi clienti, che sono anche i vostri primi e più fedeli spettatori.

Se per esempio organizzi degli eventi di degustazione o visite guidate in cantina o presso la tua azienda, potrai utilizzare l’esperienza dei partecipanti per scrivere o creare, attraverso video e immagini, una storia di cui loro stessi non sono solo parte integrante, bensì i protagonisti indiscussi.

Questo permetterà loro di interiorizzare e rendere ancora più forte e vivido nella memoria il ricordo di ciò che hanno vissuto e gli consentirà di stabilire con l’azienda un legame speciale che riaffiorerà ogniqualvolta si troveranno a parlare, degustare e, soprattutto, acquistare vino!

Regola numero 5: usa un linguaggio a misura di cliente

Un racconto facile da ricordare è prima di tutto una narrazione sincera e accessibile, priva per quanto possibile, di tecnicismi o descrizioni che potrebbero essere comprese solo da un pubblico di professionisti.

Quando crei la tua storia, ricordati sempre di raccontarla immaginando di rivolgerla ad un lettore non esperto di vino. Gli stessi buyer o ristoratori apprezzeranno senza dubbio una comunicazione immediata, moderna ed identitaria dal punto di vista del linguaggio utilizzato.

Potranno infatti sfruttarla quando saranno loro stessi a dover raccontare il vostro vino agli ospiti del loro ristorante e ai clienti della loro enoteca.

«Non giudicare mai un libro dalla copertina!»

Siamo arrivati alla fine di questo viaggio alla scoperta delle tecniche di storytelling più efficaci per raccontare la vostra azienda. Mi auguro che questo articolo ti sia stato utile per capire come iniziare a raccontarti o per migliorare ciò che hai già fatto in questa direzione.

Ma attenzione! Anche se comunicare sui social ti sembra un’impresa di scarsa difficoltà e non trovi ragioni valide per dover indugiare ancora nella pubblicazione delle tue “storie”, sappi che le apparenze ingannano.

Anche la narrazione sul Web, nella stessa maniera di una rivista o di un quotidiano cartaceo, necessita di un’attenta pianificazione ed organizzazione editoriale. Perciò prima di agire, ricordati di riflettere e di sviluppare un piano di azione che ti aiuti a costruire una presenza online coerente, costante ed efficace.

Nel prossimo articolo, ti darò qualche consiglio su come comunicare in modo efficace la tua attività vitivinicola su Facebook e come creare un palinsesto di pubblicazione capace di unire emozioni, informazioni ed intrattenimento senza per questo rinunciare alla vostra professionalità e identità aziendale.

Bere un bicchiere di vino è come assaporare
una goccia del fiume della storia umana.
(Clifton Fadiman)

Hai un’azienda vitivinicola e vuoi sapere come promuoverla al meglio sul web? Contattami ora! Sarò felice di mettere al tuo servizio la mia esperienza e passione per l’enogastronomia.