Quante anime si nascondono in una pizza?

Quante storie di gusto e passione può raccontare un semplice quadretto di pizza, che poi tanto semplice non è, se a realizzarla sono le mani esperte e competenti del pizzaiolo Marco Farabegoli?

Per chi ancora non lo conoscesse, Marco è un’autorità indiscussa nella produzione della pizza alla romana. Colui che ha fatto della ricerca di materie prime di qualità un inconfondibile marchio di fabbrica ed una infaticabile missione quotidiana.  

Marco Farabegoli, titolare di Pizzeria da Neo, situata in Via del Lavoro 1/B a Gambettola, è da sempre un vero cultore dell’eccellenza.

Marco Farabegoli al Molino Petra

Parlare con lui ed intervistarlo significa fare una immersione profonda e totalizzante nel colorato ed eclettico mondo della pizza. La sua è una pizza famosa nel territorio romagnolo ma apprezzata anche dai più importanti maestri della pizza in Italia. Ed è la perfetta sintesi di genuinità, maestria e artigianalità.

La sua pizza in teglia è quello che possiamo definire, nel più alto significato del termine, una “pizza gourmet”.

Ogni ingrediente che Marco sceglie di utilizzare nel suo laboratorio è il frutto di un lungo e paziente lavoro di innovazione e sperimentazione che lo ha portato, negli anni, a perfezionare la ricetta della sua pizza.

Tra i suoi maestri fu il grande Renato Bosco, conosciuto tramite l’importante e longeva collaborazione con il Molino Quaglia e il periodo presso l’Accademia della Pizza, a trasferirgli l’eredità più importante. Dopo il periodo di formazione trascorso al suo fianco, la ricerca inesauribile della ricetta della pizza perfetta ha sempre accompagnato e tutt’ora accompagna Marco nella quotidianità del suo lavoro.

Oggi la Pizzeria Da Neo propone un impasto ottenuto dalla miscelazione di farine Petra, lievitato naturalmente per almeno 72 ore, per offrire a chi lo degusta il massimo in termini di digeribilità.

Una pizza completamente diversa dalle pizze tradizionali e dalla maggior parte delle pizze prodotte nelle vicine città romagnole: Marco ha scelto di arricchirla e condirla con abbinamenti di gusto innovativi e sapori ricercati e generosi, che si rinnovano al variare ciclico delle stagioni, per adattarsi ai ritmi della Natura.

Incontro Marco una mattina di giugno, a più di un mese dalla riapertura del locale dopo la lunga chiusura forzata.

Con piacere constato che la sua consueta allegria e simpatia non sono state minimamente scalfite dal periodo appena lasciato alle spalle. Ma il suo pensiero corre, sin dal primo scambio del dialogo, ai suoi dipendenti, i membri che compongono la sua meravigliosa squadra. È proprio a salvaguardare il loro lavoro che Marco ha dedicato tutte le energie profuse in questi mesi in cui l’epidemia da Covid-19 ha colpito il nostro paese.

“Marco, qual è stato l’impatto che il lockdown ha avuto sulla tua attività?”

“Sono stato costretto a chiudere la pizzeria per un intero mese, interrompendo la normale attività che, proprio nei mesi primaverili, di norma registra un abituale aumento.

Dopo l’annuncio da parte delle autorità di un prolungamento delle misure restrittive per il contenimento del virus, la possibilità che mi si prospettava, così come a molti altri miei colleghi, era quella di restare chiuso ad oltranza oppure quella di effettuare la consegna a domicilio, un servizio che non avevo mai fornito prima.

Per mia personale forma mentis non sono solito intraprendere nuove attività o cimentarmi in nuovi servizi senza essermi prima adeguatamente preparato e formato: ad insegnarmi che niente del mestiere del pizzaiolo si improvvisa sono stati i lunghi e preziosi anni trascorsi al fianco dei più importanti pizzaioli del mondo.

Tuttavia, la preoccupazione fissa e costante di dare una continuità al locale e la speranza di poter garantire una certa sicurezza ai miei dipendenti, una volta ripresa la normale attività, mi ha convinto a tentare la strada dell’home delivery.

Il risultato? Il guadagno mi ha permesso di pagare una parte delle spese e dei costi fissi della pizzeria, ma non di più. Ho scelto, infatti, di garantire la consegna gratuita, portando nelle case dei miei clienti pizze pronte per essere gustate, dopo averle adeguatamente riscaldate. Ho cercato di mantenere sempre alta ed ineccepibile la qualità del prodotto offerto, perchè, oltre ad essere un mio personale puntiglio, lo considero un ottimo modo per preservare l’immagine del locale, anche nei periodi in cui le difficoltà tenderebbero a farti abbassare la guardia. Anzi nel periodo di lockdown ho anche proposto gusti e abbinamenti nuovi, per dare ai miei clienti un motivo in più per scegliere la mia pizza.

Se tonassi indietro nel tempo probabilmente prenderei le stesse decisioni, perché offrire il servizio di home delivery mi ha permesso di mantenere costante il rapporto con la mia clientela, che ritengo essere un elemento essenziale nel garantire la prosperità ed il successo di qualunque attività della ristorazione. E non solo.

“E la ripresa? Com’è stata?”

“Abbiamo riaperto il locale quando ci è stato concesso di erogare il servizio di asporto, che abitualmente eravamo soliti fornire già a tutti i clienti che lo richiedevano ben prima del Covid-19. In questo caso ci siamo mossi in un terreno per noi familiare: in poche settimane, quindi, abbiamo ritrovato una certa sopravvivenza, ma con il personale ad orario ridotto.

Nel mese di Giugno abbiamo poi visto aumentare ulteriormente il rendimento, che è andato progressivamente stabilizzandosi man mano che la paura e il timore di contrarre il virus da parte delle persone tendeva ad affievolirsi. Oggi posso dire che stiamo raggiungendo risultati più che positivi, forse anche al di sopra di quelli che mi aspettavo, vista la difficile situazione”.

“In tutti questi mesi di lavoro, sacrifici e impegno, qual è stato il ruolo della comunicazione e del marketing nel contribuire alla crescita progressiva del fatturato?”

“Senza ombra di dubbio, posso dire che l’utilizzo dei social per comunicare, ad esempio, il nuovo servizio di consegna a domicilio è stato determinante e fondamentale.

In questi mesi ho cercato di condividere il più possibile immagini di nuove proposte di pizze, sponsorizzandole con un budget definito. Ho visto un immediato riscontro da parte della clientela da questo punto di vista.

Personalmente non ho mai investito molto nella comunicazione e nel marketing, perché il passaparola era sufficiente per garantire una certa affluenza di clientela, senza necessità di cercare nuovi potenziali clienti in modo strutturato e pianificato.

Oggi i tempi sono cambiati. E, al contrario, sono assolutamente convinto che puntare solo sull’onda positiva del caro vecchio passaparola non sia più sufficiente a portare la clientela nel locale.

Serve un piano editoriale curato e organizzato sui social network. Serve un sito web funzionale e accattivante, che aiuti il locale ad acquisire nuovi clienti e presentare loro ciò che fai e ciò che offri nella maniera migliore possibile.

Non solo.

Pubblicare qualche foto “rubata” al servizio quotidiano in modo discontinuo e non curato graficamente non basta più: quello che serve, a mio avviso, soprattutto nei canali social, sono messaggi costruiti prestando attenzione alla qualità, sia nel testo che soprattutto nell’immagine veicolata che, nel settore food & wine, sappiamo essere la chiave strategica per arrivare al cuore del cliente.  

“Parliamo ora di progetti per il futuro: cosa ti aspetta nei prossimi mesi e cosa speri di trovare dietro la porta del post Covid-19?”

“In controtendenza con il periodo molto difficile che abbiamo vissuto e che tutt’ora stiamo vivendo, ho già pianificato con il mio arredatore ed il mio consulente grafico un investimento ingente nella ristrutturazione completa del locale. I lavori partiranno a Settembre.

Il mio obiettivo è dare a Pizzeria Da Neo un’immagine fresca e moderna, ma allo stesso tempo accattivante e curata.

“Bene, Marco, nell’augurarti un grande imbocca al lupo per questo progetto ambizioso che sono certa ti regalerà un Autunno di frutti e soddisfazioni, ti chiedo di ricordare a chi ci legge gli orari e i giorni in cui è possibile assaggiare la tua famosa pizza.”

Pizzeria Da Neo vi aspetta tutti i giorni, eccetto lunedì. Dal martedì al venerdì siamo aperti sia a pranzo che a cena, dalle 11:30 alle 14:30 e dalle 16:30 alle 21:30. Sabato e Domenica siamo aperti in orario pomeridiano-serale dalle 16.30 alle 21:30”.

Ringrazio infinitamente Marco, che conosco da qualche tempo e che stimo per il suo lavoro e per la grande professionalità che da sempre lo contraddistinguono.

Se siete amanti della pizza e non avete mai assaggiato quella di Marco, vi consiglio di fare una tappa da Pizzeria Da Neo a Gambettola. Troverete ad attendervi uno staff cordiale e attento alle vostre esigenze, un arredamento essenziale ma curato, un laboratorio a vista ed un bancone che, solo a rimirarlo, fa venire l’acquolina in bocca con la sua distesa di teglie cariche di pizze riccamente farcite. Sulle lavagne appese alle pareti e sulle tovagliette di carta con cui potete apparecchiare il vostro tavolo – se decidete di mangiare all’interno -, campeggiano frasi, parole, disegni che illustrano anche graficamente come viene realizzata la Pizza di Marco e che ne raccontano i punti di forza.

Ogni pizza è una storia di colori, profumi, sapori e consistenze che si differenziano da pizza a pizza, rendendo ogni ricetta di Marco unica.

Un percorso guidato nelle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, per esaltare e celebrare gli ingredienti stagionali tipici romagnoli e dargli le sembianze golose di un pilastro della storia culinaria italiana: la pizza!

Pizza in teglia alla romana

Che dire? Buon appetito!

Simona Carloni
Consulente Marketing e Comunicazione della Ristorazione e del Vino