Quanto parliamo di cibo?
Una ricerca commissionata da Coca-Cola dal titolo “Italiani che parlano di cibo: un dibattito infinito” ci dice che agli Italiani non solo piace mangiare, provare gusti nuovi e dilettarsi in cucina con ricette sperimentali, ma anche parlare di cibo, discuterne, approfondire e condividere con parenti e amici.
A parlare di cibo almeno una volta al giorno, tutti i giorni, è il 51% delle persone.
E perchè lo fanno? Il cibo è il piacere irrinunciabile della vita.
Lo dimostra la grande quantità di ordini effettuati a domicilio in questi mesi di #covid19.

In queste settimane il #foodtelling, che letteralmente significa “parlare di cibo”, “raccontare il cibo”, l’abbiamo fatto non descrivendo una food-experience nei ristoranti e nelle nostre pasticcerie preferite.
Siamo stati #foodtellers ogni volta che abbiamo condiviso sui social foto dei piatti preparati nelle nostre cucine; ogni volta che abbiamo guardato una video-ricetta su YouTube o in diretta live Social; ogni volta che abbiamo cenato con la compagnia virtuale dei notri amici e parenti.
Comunicare il cibo, fotografandolo e condividendolo online, soprattutto sui social, significa raccontare un momento o un’esperienza. Per questo si dice che raccontare il cibo è un po’ come raccontare sè stessi. In qualche caso definirsi come appartenenti ad una community, quella degli amanti del cibo, i foodies.

Per questo motivo un’azienda che vuole comunicare con il proprio ospite non può prescindere dal conoscere e applicare questa formula di comunicazione alla propria strategia su tutti gli strumenti utilizzati: dal sito web, ai social network, alle newsletter, al menù, agli strumenti cartacei che fanno da cornice alla proposta gastronomica.

Sì ma da dove iniziare?

Se desideri intraprendere il tuo progetto di comunicazione ma non sai da dove partire oppure hai già attivato una strategia e vuoi ricevere consigli per renderla ancora più performante, scrivimi ad info@marketingdellaristorazione.com.